Novità in Evidenza
a cura dell'Ufficio del Massimario
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Sentenza n. 188991 del 12 maggio 2022
Le Sezioni Unite penali della Corte di Cassazione hanno affermato che:
- la pluralità di reati unificati nel vincolo della continuazione non...
Sezioni Unite - Giurisprudenza Penale
Inserito il: 13/05/2022 Maggiori dettagli
Descrizione: Le Sezioni Unite penali della Corte di Cassazione hanno affermato che:
- la pluralità di reati unificati nel vincolo della continuazione non è di per sé ostativa alla causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto prevista dall’art. 131-bis cod. pen., salve le ipotesi in cui il giudice la ritenga idonea, in concreto, ad integrare una o più delle condizioni tassativamente previste dalla suddetta disposizione per escludere la particolare tenuità dell’offesa o per qualificare il comportamento come abituale;
- in presenza di più reati unificati dal vincolo della continuazione, la causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto può essere riconosciuta dal giudice all’esito di una valutazione complessiva della fattispecie concreta, che, salve le condizioni ostative previste dall’art. 131-bis cod. pen., tenga conto di una serie di indicatori, rappresentati, in particolare, dalla natura e dalla gravità degli illeciti in continuazione, dalla tipologia dei beni giuridici protetti, dall’entità delle disposizioni di legge violate, dalle finalità e dalle modalità esecutive delle condotte, dalle loro motivazioni e dalle conseguenze che ne sono derivate, dal periodo di tempo e dal contesto in cui le diverse violazioni si collocano, dall’intensità del dolo e dalla rilevanza attribuibile ai comportamenti successivi ai fatti.
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Questione Pendente n. 38678/2021 del 29 settembre 2022
Se. la disposizione dell'art. 578-bis cod. proc. pen. sia applicabile, in ipotesi di confisca per equivalente, ai fatti commessi anteriormente all...
Sezioni unite - Giurisprudenza Penale
Inserito il: 13/05/2022 Maggiori dettagli
Descrizione: Se. la disposizione dell'art. 578-bis cod. proc. pen. sia applicabile, in ipotesi di confisca per equivalente, ai fatti commessi anteriormente alla entrata in vigore dell' art .1, comma 4, lett. f), legge 9 gennaio 2019, n.3, che ha inserito nella stessa le parole «o la confisca prevista dall'art.322-ter cod. pen.».
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Questione Pendente n. 29013/2020 del 29 settembre 2022
Se il pubblico ministero possa ricorrere per cassazione avverso la sentenza che, all'esito di giudizio ordinario, abbia omesso l'applicazione ...
Sezioni unite - Giurisprudenza Penale
Inserito il: 13/05/2022 Maggiori dettagli
Descrizione: Se il pubblico ministero possa ricorrere per cassazione avverso la sentenza che, all'esito di giudizio ordinario, abbia omesso l'applicazione di una pena accessoria, ovvero debba investire il giudice dell'esecuzione ai sensi dell'art. 676 cod. proc. pen.
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Sentenza n. 14561 del 9 maggio 2022
Le Sezioni Unite, pronunciando su questione di massima e di particolare importanza, hanno affermato che ai fini della proponibilità dell’...
Sezioni Unite - Giurisprudenza Civile
Inserito il: 10/05/2022 Maggiori dettagli
Descrizione: Le Sezioni Unite, pronunciando su questione di massima e di particolare importanza, hanno affermato che ai fini della proponibilità dell’azione giudiziaria con la quale, in caso di revoca di una prestazione assistenziale, si intenda accertare la persistenza dei requisiti costitutivi del diritto alla prestazione di invalidità non è necessario presentare una nuova domanda amministrativa.
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14561_05_2022_no-index (1337 Kb)
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Sentenza n. 18044 del 5 maggio 2022
La Sesta Sezione penale, in tema di estradizione di un cittadino di uno Stato membro verso la Federazione Russa, ribadendo che, ai fini dell’acc...
Sesta sezione - Giurisprudenza Penale
Inserito il: 10/05/2022 Maggiori dettagli
Descrizione: La Sesta Sezione penale, in tema di estradizione di un cittadino di uno Stato membro verso la Federazione Russa, ribadendo che, ai fini dell’accertamento della condizione ostativa del pericolo di trattamenti inumani o degradanti di cui all’art. 698, comma 1, cod. proc. pen., l’Autorità giudiziaria dello Stato richiesto, in conformità all’art. 4 CDFUE, è tenuta a verificare, in base ad elementi oggettivi e aggiornati, l’affidabilità della garanzia proveniente dallo Stato richiedente circa il rispetto degli standard convenzionali relativi al trattamento dei detenuti durante l’intero percorso rieducativo seguito negli istituti penitenziari, ha annullato con rinvio la decisione della Corte distrettuale che, pur avendo acquisito informazioni complementari, non aveva esaminato la documentazione prodotta dal ricorrente relativa a recenti decisioni di condanna emesse dalla Corte EDU per violazioni relative a pratiche di ammanettamento sistematico e prolungato verificatesi nel territorio ove è ubicato l’istituto penitenziario di destinazione, né quella relativa a una dettagliata e recente inchiesta giornalistica sull’esistenza di pratiche di tortura e atti di violenza diffusi in numerosi istituti di pena russi, né gli esiti di una recente visita ispettiva effettuata in centri penitenziari russi dal Comitato di prevenzione della tortura del Consiglio d’Europa.
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18044_05_2022_no-index (397 Kb)